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Cos'è e come funziona l'interruttore deviatore

Interruttore deviatore

L’interruttore deviatore è uno degli elementi più utilizzati e indispensabili in un impianto elettrico domestico. Se hai mai acceso una luce dal piano inferiore di una scala e l’hai poi spenta al piano superiore, hai già sperimentato l’utilità di questo dispositivo.
Si tratta di un componente progettato per consentire il controllo di una singola fonte luminosa da due punti diversi, offrendo praticità e comfort, specialmente in ambienti di passaggio come corridoi, scale o grandi stanze.

A differenza del classico interruttore, che accende o spegne un circuito da un unico punto, il deviatore permette una gestione più flessibile, rendendolo una scelta ideale per migliorare la vivibilità degli spazi. In questo articolo esploreremo in dettaglio cos’è un interruttore deviatore, come funziona, dove viene utilizzato e i motivi che lo rendono così importante in ogni impianto elettrico ben progettato.

Un interruttore deviatore è un dispositivo elettrico che fa parte della famiglia degli interruttori, ma con una funzione specifica: deviare il flusso di corrente da un circuito a un altro.
Si distingue dal comune interruttore unipolare per la presenza di tre terminali elettrici invece di due:

  • Comune (L): il terminale centrale, da cui parte il collegamento principale.
  • Deviato 1 (1): un terminale che collega un percorso del circuito.
  • Deviato 2 (2): un secondo terminale per un percorso alternativo.

Grazie a questa configurazione, il deviatore consente di controllare lo stato di un circuito elettrico da due punti diversi.

Deviatore

Caratteristiche elettriche dei deviatori

La tensione nominale (V) è il valore massimo di tensione che il deviatore può gestire in condizioni normali di funzionamento, senza rischiare danni o malfunzionamenti.
Per uso domestico, i deviatori sono progettati per una tensione nominale di 230V AC, che corrisponde alla rete elettrica standard in molti paesi, tra cui l'Italia.
Per applicazioni industriali, esistono deviatori con tensioni nominali più elevate, come 400V AC, adatti a sistemi trifase.

La corrente nominale (A) è il massimo valore di corrente che il deviatore può sopportare in modo continuo senza surriscaldarsi o danneggiarsi.
I valori tipici per uso domestico sono:

  • 10A, adatto per la maggior parte delle applicazioni domestiche, come l’illuminazione.
  • 16A, utilizzato per circuiti che richiedono una maggiore portata, come alcuni elettrodomestici o lampade ad alta potenza.

La scelta della corrente nominale adeguata dipende dal carico elettrico collegato al deviatore. Un carico eccessivo rispetto alla corrente nominale può causare surriscaldamento e cortocircuiti.

La potenza massima (W) che il deviatore può gestire è correlata alla combinazione di tensione e corrente nominali, calcolata con la formula:
P=V×I

Esempio:
Per un deviatore da 230V e 10A, la potenza massima gestibile è 2300W mentre per un deviatore da 230V e 16A, la potenza massima gestibile è 3680W.

Come funziona.

L’interruttore deviatore funziona grazie al principio della deviazione del flusso di corrente. Quando uno dei due deviatori collegati viene azionato, il percorso del circuito cambia e la corrente viene indirizzata verso un terminale diverso.
Immaginiamo di avere due deviatori, A e B, collegati tra loro per controllare una lampadina.
Quando il deviatore A è in posizione “1” e il deviatore B è in posizione “1” il circuito è chiuso e la luce si accende.
Quando il deviatore A è in posizione “1” e il deviatore B è in posizione “2” il circuito è aperto e la luce è spenta.
In pratica, modificando la posizione di uno dei due deviatori, si cambia lo stato della luce rendendo il sistema ideale per accendere o spegnere la lampada da due punti distinti.

Come collegare due deviatori.

Il collegamento di due deviatori è una procedura comune negli impianti elettrici domestici, ad esempio per scale, corridoi o stanze con più ingressi. Vediamo come fare passo passo.
Prima di iniziare assicurati di avere a disposizione:

  • 2 deviatori.
  • Cavi elettrici (fase, neutro e di collegamento) di sezione 1,5 mm2.
  • Lampadina e portalampada.
  • Alimentazione elettrica (da un quadro generale o un punto luce esistente).
  • Cacciavite e spelafili.

Prima di iniziare spegni l’alimentazione elettrica dal quadro generale per evitare il rischio di scosse. Sicurezza prima di tutto.

Spela le estremità dei cavi che utilizzerai ed etichettali per facilitare il collegamento (es. fase (comune), neutro, deviato 1, deviato 2).
Collega il primo deviatore posizionando il cavo di fase (solitamente di colore marrone o nero) proveniente dall’alimentazione al morsetto Comune (L)
Collega due cavi (puoi usare il colore che desideri: marrone o nero) ai morsetti Deviato 1 (1) e Deviato 2 (2). Questi cavi faranno da ponte verso il secondo deviatore.
Collega ora il secondo deviatore collegando i due cavi deviati provenienti dal primo deviatore ai morsetti Deviato 1 (1) e Deviato 2 (2) del secondo deviatore facendo molta attenzione che il cavo del primo deviatore collegato al Deviato 1 deve essere collegato al Deviato 1 del secondo deviatore. Lo stesso procedimento vale per il Deviato 2.
Quindi il "Deviato 1" del primo deviatore fungerà da ponte verso il "Deviato 1" del secondo deviatore mentre il "Deviato 2" del primo deviatore fungerà da ponte verso il "Deviato 2" del secondo deviatore.
Collegare un cavo (fase) nel morsetto Comune (L) del secondo deviatore al portalampada della lampadina.
Il cavo neutro proveniente dall’alimentazione va collegato direttamente al portalampada della lampadina.

Collegamento di due deviatori

Perché è necessario un interruttore invertitore insieme al deviatore?

In alcuni impianti elettrici, soprattutto in ambienti grandi o articolati, può essere necessario controllare la stessa luce da tre o più punti diversi. In questi casi i soli deviatori non sono sufficienti e si rende necessario l’uso di un interruttore invertitore in combinazione con i deviatori.

L’interruttore invertitore è un dispositivo elettrico che, come suggerisce il nome, inverte la connessione tra due coppie di terminali. Si distingue dal deviatore per la presenza di quattro morsetti:

  • Due morsetti di ingresso.
  • Due morsetti di uscita.

La funzione dell’invertitore è quella di scambiare i collegamenti tra i due deviatori, permettendo di aggiungere un punto di controllo in un circuito.

Il sistema deviatore + invertitore funziona utilizzando:

  • Due deviatori (uno all'inizio e uno alla fine del circuito).
  • Uno o più invertitori (in posizione intermedia tra i deviatori).

Quando azioni un invertitore, lo stato del circuito cambia:
se il circuito era chiuso, l’invertitore lo apre, e viceversa.
Questo permette di mantenere il controllo della luce da ogni punto, indipendentemente dallo stato degli altri dispositivi.

Collegamento di due deviatori e un invertitore:

Primo deviatore:

  • Collega il cavo della fase (proveniente dall’alimentazione) al morsetto Comune (L).
  • Collega due cavi ai morsetti deviati (1 e 2).

Invertitore:

  • Collega le altre estremità dei due cavi provenienti dai morsetti deviati del primo deviatore ai morsetti di ingresso dell'invertitore.
  • Dai morsetti di uscita dell'invertitore collega altri due cavi che andranno ai morsetti deviati (1 e 2) del secondo deviatore.

Secondo deviatore:

Collega il morsetto Comune (L) al cavo (fase) che prosegue fino al portalampada della lampadina.

Lampadina: Collega il cavo neutro direttamente alla lampadina.

Due deviatori con invertitore

Utilizzo di un deviatore come semplice interruttore.

Il deviatore può essere utilizzato anche come un semplice interruttore, senza perdere la sua funzionalità di base. Questo è possibile perché il deviatore, avendo tre morsetti (comune, deviato 1 e deviato 2), può essere configurato per interrompere o chiudere un circuito, proprio come un normale interruttore unipolare.
Per utilizzare un deviatore come interruttore unipolare devi sfruttare solo due morsetti: il morsetto Comune (L) e uno dei due morsetti deviati (Deviato 1 o Deviato 2, indifferente).
Per il suo collegamento, collega il cavo di fase proveniente dall’alimentazione al morsetto Comune (L).
Collega il cavo di ritorno che va al punto luce a uno dei due morsetti deviati (1 o 2). L'altro morsetto rimarrà inutilizzato.
Infine chiudi il circuito con il neutro che va collegato direttamente al punto luce (al portalampada o alla lampadina).

Deviatore come interruttore

Differenza tra deviatore e interruttore

Il deviatore si differisce dall'interruttore perchè quest'ultimo è un dispositivo che consente di aprire o chiudere un circuito elettrico, interrompendo o permettendo il passaggio della corrente. La sua funzione è semplice e unidirezionale: accendere o spegnere una luce o un dispositivo da un unico punto di controllo.
A differenza del deviatore che ha tre morsetti, l’interruttore ha due morsetti, uno per l’ingresso della corrente (fase) e uno per l’uscita verso il carico (es. una lampadina).

Differenza tra deviatore e pulsante

Si differisce dal pulsante poichè quest'ultimo è un dispositivo che consente di chiudere temporaneamente un circuito elettrico. Quando viene premuto, il pulsante stabilisce il contatto elettrico, ma appena rilasciato torna automaticamente alla posizione iniziale, interrompendo il flusso di corrente.
Generalmente il pulsante ha due morsetti, uno per l’ingresso della corrente (fase) e uno per l’uscita verso il carico.

Conclusione
L’interruttore deviatore rappresenta una soluzione indispensabile per migliorare la praticità e la sicurezza degli impianti elettrici domestici. Il suo funzionamento semplice ma efficace permette di controllare l’illuminazione da due punti diversi, rendendolo un elemento fondamentale in ambienti come scale, corridoi e stanze di grandi dimensioni.

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